Un giorno come tanti altri diventa importantissimo per i 180 addetti che lavorano giorno e notte nel cantiere del Teatro alla Scala, impegnati in una lotta contro il tempo per poter consegnare alla città entro la data prevista quello che sarà uno dei teatri più moderni e prestigiosi d'Europa.
Tutto o quasi, dovrà essere pronto entro il 7 dicembre, giorno in cui il teatro scaligero sarà inaugurato mettendo in scena l'opera "L'Europa riconosciuta", la stessa pièce di Antonio Salieri con cui il teatro meneghino fu aperto al pubblico nel 1778.
"Stiamo rispettando la tempistica prevista sia per la parte relativa al restauro conservativo sia per quella della ristrutturazione scenica" ha detto a Reuters Riccardo De Corato, vice sindaco e assessore ai lavori pubblici del comune di Milano.
"Inizieremo a settembre la consegna di arredi e finiture perché tutto sia pronto per la data dell'inaugurazione, il 7 dicembre", ha aggiunto.
"Sono a conoscenza del fatto che sono previste tre o quattro repliche de "L'Europa riconosciuta" e che poi la stagione si trasferirà di nuovo agli Arcimboldi per qualche tempo", ha detto ancora De Corato.
Anche il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha espresso soddisfazione per il rispetto di tempistiche e costi nei lavori di restauro del teatro, durante la visita al cantiere i primi giorni di marzo.
Per il momento non è stata presa nessuna decisione per il futuro del teatro degli Arcimboldi, che ha ospitato il pubblico scaligero dal gennaio 2002, data di inizio dei lavori di restauro e ristrutturazione della storica sede del Piermarini.
"Alla Scala ci sarà la consueta programmazione operistica e di balletto anche se può essere che una parte degli spettacoli in calendario venga messa in scena anche agli Arcimboldi, ma per ora non si sa ancora nulla", ha detto telefonicamente il sovrintendente della Fondazione "Teatro alla Scala", Carlo Fontana.
DAL DICEMBRE 2004 UNA PROGRAMMAZIONE PIU' RICCA
Anche se non si conosce ancora molto dei futuri spettacoli in calendario alla Scala e agli Arcimboldi, è sicuro che le programmazioni scaligere a partire dal dicembre 2004 saranno più ricche.
Uno dei più evidenti interventi di ristrutturazione riguarderà proprio la macchina scenica, ossia il cuore del teatro, il motore che lo fa funzionare.
"La nuova macchina scenica - progettata da Franco Malgrande, direttore tecnico del teatro - è uno strumento che può abbassare le scenografie fino a 18 metri sotto il suolo ma anche alzarle o spostarle lateralmente", ha spiegato a Reuters Mario Botta, il progettista svizzero a cui il comune ha affidato i lavori di ristrutturazione e ampliamento del teatro.
In concreto, la modernizzazione del meccanismo scenico consentirà di ridurre notevolmente i tempi tecnici necessari per allestire le scenografie degli spettacoli in programma.
"Questo significa che alla Scala si potrà allestire uno spettacolo al pomeriggio, un altro la stessa sera e una altro ancora il giorno dopo... perché le scenografie necessarie potranno essere spostate rapidamente grazie ai diversi artifici della torre scenica", ha aggiunto Botta.
IL MECCANISMO SCENICO ALL'AVANGUARDIA CON I CANONI EUROPEI
Il funzionamento della macchina scenica della Scala strizza l'occhio a quello di uno dei teatri più all'avanguardia in Europa, l'Opera Bastille di Parigi, voluto alla fine degli anni 80 dall'allora presidente francese François Mitterand e progettato dal canadese Carlos Ott.
Non è facile tuttavia fare un paragone tra i due teatri dal momento che l'Opera Bastille è stata costruita ex-novo, mentre alla Scala è prevista la ristrutturazione di una sede settecentesca.
"Il meccanismo della Scala non è così sofisticato (come quello del teatro parigino) ma ha l'intelligenza e la capacità pragmatica di aderire alle vere richieste (della programmazione)", ha aggiunto Botta, che è stato membro della commissione giudicatrice dei progetti per la costruzione del teatro francese.
Il Teatro alla Scala è stato realizzato per volere dell'imperatrice d'Austria Maria Teresa, che affidò il progetto a Giuseppe Piermarini.
Il teatro fu inaugurato il 3 agosto 1778 con l'opera di Antonio Salieri "L'Europa Riconosciuta" di Antonio Salieri su libretto di Mattia Verazi.
A partire dal 1800 il teatro scaligero ha ospitato le prime delle più importanti opere di Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi.
I lavori di restauro sono iniziati nell'aprile del 2002.
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